Coop. Teatro La Maschera

Il primo nucleo dell'attuale Compagnia Teatrale LA MASCHERA nasceva nell’ottobre 1964 con la messa in scena la commedia in lingua sarda "BASCIURA" di Antonio Garau interpretata da: Antonio Sciola studente , Mario Fulghesu operaio , Ida Pillittu casalinga , Salvatore Mossa studente, Gennaro Ortu operaio, Maurizio Schirru operaio, Ginetta Porcu, casalinga, e un giovane Pinuccio Sciola Scultore.

Negli anni della contestazione giovanile, la Compagnia LA MASCHERA partecipava attivamente alle varie iniziative ed arrivano i primi riconoscimenti. Nel '76, partecipano alla rassegna ARTE E AMBIENTE della biennale di Venezia, si esibiscono con successo all'Università di Cagliari.

Con l’intento di tutelare e salvaguardare la Lingua, la Cultura, la Storia e le tradizioni della propria Terra, la Compagnia LA MASCHERA mette in scena altre commedie in limba, sempre di Antonio Garau in quanto consentono ai componenti di esprimere al meglio l'anima dei Sardi e le loro problematiche, che vengono rappresentate innumerevoli volte nei Teatri e nelle piazze di tutta l'isola. Nel periodo e fino al 1985 gli attori e collaboratori sono: Mario Fulghesu, Ida Pillittu, Ginetta Porcu, Giovanni Schirru, Salvatore Schirru, Liliana Pilia, Luigi Schirru, Giulio Landis,Giorgio Collu, Luciano Mameli.

Nel 1985 il gruppo, convinto che dalla Cultura possano nascere posti di Lavoro, da Associazione si costituisce in Cooperativa. E' in questo contesto che la compagnia "convince" a far parlare in Sardo Molière e Plauto. La scelta di fare ricorso ai classici è dettata dalle umane avversità, i mali della società o, di contro, le gioie della vita che non hanno confini, né spaziali né, tanto meno, temporali, l'Uomo vive al di sopra della storia e, ciò che conta in ogni tempo è capirne lo spirito che anima il suo operare.
La Coop. LA MASCHERA nel 1990 è fra i gruppi che danno vita all'Associazione Regionale del Teatro Etnico, cinque compagnie Sarde più rappresentative del Teatro Etnico

Nel 1992 si mette in scena una brillante commedia, firmata da S. VARGIU, Autore contemporaneo, con la regia di E. Parodo.

La ricorrenza del primo centenario , di un grave avvenimento del 1892, un'inondazione che distrusse il paese di San Sperate e provocò innumerevoli vittime, diede la possibilità, quasi una "necessità" del teatro, cioè guardare alla storia per capire il presente, attingendo a piene mani dalla storia e dalla memoria degli anziani per allestisce il dramma: S'UNDA MANNA di Alfonso Spiga con la regia di Giampietro Orrù. In seguito con la regia di G. Boi, si mette in scena uno spettacolo tratto dal capolavoro del teatro russo: Il CANTO DEL CIGNO di A. CECHOV che diventa S'URTIMU CANTU.
Gli allestimenti successivi furono: BRULLAS DE ATTORI, tratto da un testo di Dario Fò e CUN D’UN OGU SERRAU, Commedia Brillante liberamente ispirata al racconto di Cervantes “ Il Vecchio Geloso.

I due atti unici dell’autore contemporaneo Salvatore Vargiu “L’amore per lettera e L’amore ladro” sono la nuova produzione della Maschera per l’estate 2003. I due atti unici della durata complessiva di 2 ore.
Lo spettacolo “SOLI”, sottotitolo ”Soli nella scena, Soli nella vita”, nasce nel 2004 come un vero e proprio contenitore dell’arte recitativa: il monologo. Il tema psicologico della solitudine è affrontato con qualunque stile, in maniera drammatica o comica, senza limiti. Quattro storie, quattro attori. La prima di Padre Antonio Maria da Esterzili (1644-1727) il pianto della madre di Gesù Cristo davanti alla croce, interpretato da una delle attrici storiche della Maschera, IDA PILLITTU. La seconda, una breve ma intensa poesia di Anselmo Spiga dal titolo “SU NATALI DE S’ABURRESCIU” “Il natale del barbone”, interpretato da FULVIA IBBA. La terza, ispirata al “Canto del cigno” di Cechov interpretato dall’attore MARIO FULGHESU e la quarta, scritta da Damiano Oghittu (attore della Maschera ma che qui si cimenta come autore e regista) “ELIA SU MINCHIONI” è interpretato da LUCIANO MAMELI

Il progetto “SOLI” continua nel 2005 mettendo in scena: "CHE D'È UN AMORE MATERNO” di Enzo Parodo, una graffiante ed ironica performance sul rapporto, a volte morboso delle madri nei confronti dei figli. Interpretato da Andreina Del Raso, mentre “SONO UNA SINGLE MILITANTE” di Enzo Parodo e Anna Pia, donna quarantenne che ha deciso di essere volutamente una single. Uno spaccato comico, grottesco e auto ironico sulla difficoltà odierna dei rapporti uomo donna. Interpretato da Anna Pia.
L’AVARO” di Moliere, è la produzione presentata nel 2005, che in sardo diventa “S’ASURIU”. Con la regia di Enzo Parodo, le scene di Sandro Asara, essenziale e simbolica, costumi di Adriana Gervaso. Attori: Mario Fulghesu (Arpagone), Ida Pillittu (Frusina), Damiano Oghittu (Cleante), Massimo Muscas (Furitu), Nino Landis (Mastru Simoni e Mastru Giacu) ed Fulvia Ibba (Rosetta).

Nella primavera del 2006 si allestisce In SU ZILLERI: storie di uomini, di vino e di guerra”.

IL VECCHIO DELLA MONTAGNA”, l’altra Produzione del 2006, è la riduzione del romanzo omonimo di Grazia Deledda pubblicato alla fine dell’ottocento narrato a tinte forti, sia nella natura selvaggia descritta, sia nella psiche stessa dei personaggi, che sono un tutt’uno con il mondo pastorale.

Data di ultima modifica: 22/03/2017

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