Giampaolo Mameli
Giampaolo Mameli (San Sperate, 1952).
La via dell’artigianato è un itinerario che unisce la cultura del progetto e il fare quotidiano, con tutto il suo corredo di scoperte e di innovazione. Per questo Giampaolo Mameli sceglie lavorazioni interamente manuali e le associa ad una sperimentazione incessante, concentrandosi in particolar modo sugli effetti cromatici derivanti da particolari tecniche di cottura. Nella sua ricerca la tradizione sarda attinge a radici arcaiche, al patrimonio simbolico e segnico dell’arte prenuragica e nuragica, reinterpretata con linguaggio e stile personali e contemporanei. La ceramica non è il suo unico mezzo espressivo, ma rimane quello prediletto; lavora nei suoi laboratori di San Sperate e Villasimius, e continua ad insegnare ai ceramisti di domani. Ha vinto il Premio regionale per la Ceramica d’arte nel 1987 ed il premio della Regione Sarda “Valore Sardegna” nel 2010. Sue opere sono presenti in diversi musei, oltre che in numerose collezioni pubbliche e private.
Le Ceramiche
Partendo da un’attenta rilettura dell’arte prenuragica della Sardegna, Giampaolo Mameli rielabora le immagini del Dio toro e della Dea madre, figure archetipiche della fecondità della terra e sintesi vitale per eccellenza, traendone le forme e i decori che compongono il nucleo più conosciuto della sua produzione ceramica. Scelte formali fortemente evocative e necessità di sintesi espressiva lo portano a ricercare inedite soluzioni stilistiche: nascono così figure nelle quali recupera il modellato classico, affidando però il decoro a scritte dense, a rendere le superfici vibranti di bagliori metallici. Nelle superfici dei lavori in Raku i pieni e vuoti si alternano e le lastre, legate fra loro o fissate su legno combusto, si accendono per la concatenazione serrata tra spazi fortemente materici e zone illuminate da contrastanti colori primari. Nel bucchero recupera l’antico trattamento a “stralucido” delle superfici, giungendo a forme spoglie e levigate, percorse da segni misurati e lineari, luminose nella sempre rigorosa monocromia del bucchero. Raku, bucchero, riflessatura in terzo fuoco sono alcune delle tecniche di cui si avvale, in un raffinato equilibrio fra l’essenzialità delle forme e la sobrietà degli interventi grafici e decorativi. Anche nella più giocosa, recente produzione di pesci in raku il decoro si ispira alle volute e alle spirali, partendo dai motivi dell’arte antica e classica per giungere ad una singolare contaminazione fra il gusto contemporaneo e le radici più profonde della nostra cultura, e introducendo con raffinati accordi di colore una armoniosa, fulgida policromia.
Le Opere
Data di ultima modifica: 22/03/2017
Attenzione!
Per l'utilizzo (visualizzazione, stampa, ricerca, etc.) dei documenti pubblicati, è necessario avere installati sul proprio computer, gli appositi programmi di visualizzazione. Per poterli scaricare liberamente è sufficiente portarsi alla pagina Programmi utili del portale comunale e seguire le istruzioni riportate.