News Attivita' Produttive

Il Comune di San Sperate aderisce al progetto per la costituzione di un Distretto Agro-Alimentare di Qualità con i comuni di Villacidro, Villasor, Decimoputzu, Serramanna, Samassi, Gonnosfanadiga.

Data:

17 Dicembre 2010

Tempo di lettura:

2 min


ASSESSORATO alle ATTIVITA’ PRODUTTIVE

ADESIONI AL COMITATO PROMOTORE DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ DEL CAMPIDANO

 

CRISI DELL’AGRICOLTURA: negli ultimi anni il territorio del Campidano ha subito una profonda crisi. Sono state, inoltre dimesse diverse realtà collegate all’agricoltura (Zuccherificio di Villasor, Enolearia di Villacidro, Cooperativa Santa Barbara di Gonnosfanadiga, Cantina Sociale di Serramanna)

NECESSITA DI BATTERE NUOVE STRADE: nonostante tutto l’agricoltura per il territorio, se riorganizzata percorrendo strade diverse, può svolgere ancora un ruolo trainante grazie alle realtà esistenti, come le cooperative agricole, gli allevatori, i frantoi, le aziende, gli imprenditori agricoli e le imprese di trasformazione.
La difficoltà maggiore è rappresentata dai costi di produzione, della commercializzazione del prodotto e dall’accesso al credito.
IL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ: una strada può essere quella dell’istituzione del Distretto Agroalimentare di Qualità che è costituito da:

  • una società di distretto composta da imprenditori;
  •  un comitato di distretto composto da rappresentanti dei comuni province etc; Il Distretto consentirà di rappresentare gli interessi degli operatori dei vari settori e di ottenere finanziamenti per progetti di sviluppo che in futuro potranno invece essere negati ai singoli.
    Favorirà, ancora, la promozione e la commercializzazione dei prodotti sul mercato nazionale e internazionale;

Poiché esiste gia una legge Nazionale, ma manca ancora una legge Regionale, è necessario costituire un comitato per la promozione di una legge per l’istituzione dei Distretti Rurali e Agroalimentari di Qualità in Sardegna.

COSTI: l’adesione al comitato promotore non comporta nessun impegno finanziario da parte degli aderenti.

Perchè organizzare il territorio su modello distrettuale? In qualche modo c’è lo impone l’Unione Europea: sappiamo di essere usciti dall’obbiettivo 1, ora bisogna camminare con le proprie gambe attraverso modelli e strategie territoriali che ci consentano di competere con altri territori.
 

L’Assessore alle Attività produttive e Agricoltura
Fabrizio Madeddu

Altre Informazioni

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: SUAPE - Attivita' Produttive e Edilizia

Numero: 0

Allegati

Pagina aggiornata il 17/12/2010

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